Etiopia. Il Premier Abiy schiera un esercito di ragazzini per la vittoria finale contro il TPLF

Il giornalista di Sky News, John Sparks, denuncia che la maggior parte dei soldati federali che verranno utilizzati nell’imminente offensiva contro il TPLF è composta da studenti dai 16 ai 19 anni. Amhara Leadership è fiduciosa di ottenere la vittoria finale grazie ai droni turchi, Ethiopian Republic Gard, Milizie Amhara e truppe eritree. Nel frattempo sembra molto difficile ottenere nuovi crediti dal G20 per finanziare la guerra civile. Il regime etiope ha un disperato bisogno di riportare la vittoria nel mese di ottobre.

Etiopia. Il Premier Abiy schiera un esercito di ragazzini per la vittoria finale contro il TPLF

Fulvio Beltrami.

Il portavoce della dirigenza nazionalista Amhara e Primo Ministro: Abiy Ahmed Ali, sta ragruppando nuove divisioni dell’esercito federale: ENDF nella regione dell’Amhara lungo l’autostrada A2 nelle prossimità della città di Dessie recentemente strappata dal controllo dell’esercito regolare del Tigray: TDF.

La conferma di questo concentramento di truppe giunge dal giornalista John Sparks di Sky News che si è personalmente recato sul posto. Sparks afferma di aver visto decine di camion, carri armati e artiglieria pesante parcheggiati ai lati della autostrada. Nella zona sono in corso anche gli addestramenti (sommari) delle reclute.

Sparks riferisce che la maggioranza dei soldati federali sono dei studenti delle scuole medie e superiori dall’età tra i 16 ai 19 anni. Tra loro molte ragazze. Dopo la sconfitta subita nel Tigray nel maggio scorso, la dirigenza Amhara si è ritrovata con un esercito federale massacrato. Migliaia di soldati esperti uccisi o gravemente feriti. Diversi casi di diserzione talmente diffusi che il governo è stato costretto a imporre il segreto di stato e vietare ai media di parlare del fenomeno.

Tecnicamente le capacità offensive e difensive del ENDF sono state seriamente compromesse in Tigray. La conferma di ciò arrivò in giugno quando i soldati federali si ritirarono precipitosamente dalle regione Afar e Amhara dinnanzi alle offensive del TPLF, lasciando sole le milizie locali in difesa delle regioni. Il Premier Etiope fu costretto a riorganizzare quello che rimaneva dell’esercito federale e rispedirlo sui fronti Afar e Amhara a causa della pericolosa frattura politica che si stava creando all’interno del suo partito: il Prosperity Party dove la potente dirigenza Amhara accusava il Premier di tradimento.

Per evitare una destituzione da parte della dirigenza e delle forze armate Amhara, Abiy ha rischiato i suoi reparti migliori affiancati alla Guardia Repubblicana, l’unico reparto d’élite rimasto fedele al governo. Il ENDF è stato in grado di fermare l’offensiva del TPLF solo grazie all’intervento delle truppe eritree che ora indossano divise etiopi ma rispondono ad un comando separato sotto il controllo del dittatore Isaias Afwerki.

La testimonianza del inviato di Sky News conferma l’arruolamento forzato di migliaia di giovani che ha intrapreso la dirigenza Amhara per rafforzare l’esercito federale decimato. Lo scorso agosto il presidente Agegnehu Teshager aveva ordinato a tutti gli studenti delle scuole medie e superiori di arruolarsi per difende la patria Amhara dai “terroristi” Tegaru. Altre migliaia di giovani sono stati coercitivamente arruolati in altre parti del paese.

Durante il conflitto in Amhara sono giunte le prove dell’utilizzo di droni di guerra forniti dagli Emirati Arabi Sauditi. Trattasi di droni UCAV del tipo VTOL che possono esser armati solo con due colpi di mortaio da 120 mm con una precisione inferiore rispetto ai missili in dotazione ai droni cinesi che il Premier etiope non è riuscito ad assicurarsi dal suo alleato, Pechino. I droni VTOL hanno una utilità limitata che diminuisce ulteriormente nelle aree urbane.

Il regime di Addis Abeba ha preferito non commentare la testimonianza del giornalista John Sparks. Sorge la domanda. Come un esercito di ragazzini, per la maggioranza arruolati con la forza, può sperare di sconfiggere i soldati veterani sperimentati del TDF? Secondo informazioni giunte a titolo personale da osservatori militari regionali, questo esercito di studenti sarà utilizzato come carne da cannone, lanciando vaghe di migliaia di ragazzini contro le difese dei Tegaru per indebolire la loro capacità di resistenza e fargli sprecare munizioni.

Il grosso delle operazioni sarà sostenuto dai superstiti reparti di veterani dell’esercito federale, dalla Guardia Repubblicana e dall’esercito eritreo, già presente con almeno 4 divisioni in Amhara. I reparti predisposti alla imminente offensiva di ottobre godranno della copertura aerea. Alcune fonti di informazione affermano che stanno arrivando in Etiopia i droni da guerra della Turchia, da affiancare ai droni degli emirati.

All’offensiva parteciperanno anche la milizia Amhara FANO, famose per i crimini contro l’umanità commessi in Tigray dal novembre 2020 all’aprile 2021, e la milizia Sheret Lebashoche che è stata rafforzata da nuove reclute grazie alla mobilitazione di massa in Amhara.

I Sheret Lebashoche sono ancora più fanatici e crudeli dei miliziani FANO. Hanno giurato di sconfiggere il TPLF e di cancellare dalla faccia della terra l’etnia Tigrina. Sono comandati da un fanatico nazionalista Amhara: Jamilu Teferu.

I Sheret sarebbero all’origine delle recenti denunce fatta da civili Amhara di crimini di guerra compiuti in Amhara dai soldati dell’esercito regolare del Tigray. Il TPLF, tramite il suo Ufficio Pubbliche Relazioni ha rigettato le accuse chiedendo un’indagine internazionale e indipendente.

Anche il Tigray Defence Forces sta ragruppando diverse divisioni attorno all’autostrada A2 e alla città di Dessie per fermare l’offensiva etiope — eritrea. Il TPLF si trova in difficoltà a causa di una drastica diminuzione dei rifornimento in armi e munizioni provenienti dal vicino Sudan. Dopo il fallito colpo di stato a Khartoum, la dirigenza Amhara e il dittatore eritreo Afwerki hanno appoggiato la ribellione della tribù Beja che ora controlla vaste zone del Port Sudan e Kassala e si sta preparando ad uno scontro diretto con l’esercito sudanese.

I Beja sono un popolo nomade stanziato nelle zone montane tra il Mar Rosso e i fiumi Nilo e Atbara tra l’Egitto sud orientale, il Sudan e l’Eritrea. La ribellione dei Beja impedisce al TPLF di usare Port Sudan e l’aeroporto di Kassala per ricevere i rifornimenti. L’esercito federale ha il completo dominio dei cieli. È proprio sui raid aerei e largo uso di droni da guerra che la dirigenza Amhara è convinta di riportare una vittoria decisiva e finale sui “terroristi” del TPLF.

Al momento non si registrano raggruppamenti di truppe sul fronte dell’Oromia. Secondo alcuni osservatori militari regionali la dirigenza Amhara non desidera lanciare in contemporanea due offensive in Tigray e Oromia, concentrandosi sul TPLF. Una volta sconfitto l’esercito regolare del Tigray, un’offensiva minore sarà lanciata contro il Oromo Liberation Army per piegare la resistenza Oromo.

Ieri, 6 ottobre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres ha chiesto all’Etiopia di revocare l’ordine di espulsione dei dirigenti delle Agenzie umanitarie ONU e permettere loro di prendere il lavoro per assistere la popolazione etiope. Guterres ha anche chiesto all’Ambasciatore etiope presso l’ONU di fornire copia di qualsiasi documento del governo di Addis Ababa indirizzato a qualsiasi entit’ delle Nazioni Unite in relazione a azioni illecite dei dirigenti vittime delle espulsioni. La domanda fa seguito ad una dichiarazione del governo etiope dove si afferma che le Nazioni Unite hanno volutamente ignorato varie segnalazioni ufficiali sull’operato dei suoi dirigenti in Etiopia considerato eversivo e partigiano del TPLF. L’Ambasciatore etiope presso le Nazioni Unite si è rifiutato di rispondere al Segretario Generale sul soggetto.

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Fulvio Beltrami Freelance Journaliste Africa

The duty of a journalist is to write down the truths which the powerful keep secret. Everything else is propaganda. Italian Jounalist Economic Migrate in Africa