Crisi in Niger. La parola agli Africani

Anche sulla crisi in Niger i giornalisti italiani (compresi quelli che si dichiarono esperti d’Africa) si sono abbandonati alla propaganda. Hanno tracciato preventivamente un copione narrativo (i golpisti cattivi manovrati dalla Russia, i “good guys” (ECOWAS) pronti ad intervenire, l’invevitabilità della guerra con lieto fine: la sconfitta delle forze del male filo russe.

Inutile dire che questo copione è strettamente legato alla propaganda Atlantista e, come è successo per il conflitto ucraino, viene proposto sotto forma di informazione neutrale (che in realtà è disinformazione), censurando ogni notizia che contraddica la narrativa prefissata e ogni analisi di dominio neocoloniale occidentale nell’Africa Occidentale. Si censurano anche tutte le notizie di lotte sociali anti francesi e di instabilità politica dei Paesi che dovrebbero fare la guerra per conto della NATO: Costa d’Avorio, Nigeria, Senegal.

Dinnanzi a questa ennesima falsificazione della realtà che aggrava il clima (già altamente tossico) dell’informazione in Italia, ho deciso di avviare una ribrica fissa su Medium (Crisi in Niger. La parola agli Africani), pubblicando la traduzione di articoli della stampa africana della regione.

Se vogliamo comprendere cosa realmente sta succedendo nell’Africa Occidentale, ascoltiamo i giornalisti africani che di certo sono più credibili e meno fanatici dei giornalisti occidentali.

La rubrica inizia con un articolo del quotidiano online ActuNiger (politicamente vicino al Presidente destituito Mohamed Bazoum) riguardante le decisioni prese dal summit straordinario della ECOWAS tenutosi ieri, 10 agosto 2023. Un summit dove si è ribadita la necessità di risolvere la crisi a livello diplomatico e dove di fatto non si parla di muovere guerra al Niger. L’unica decisione presa al riguardo è la messa in allerta delle truppe della Standby Force dell’ECOWAS (circa 20.000 uomini). Una decisione che suona più come minaccia per fare pressione sulle nuove autorità nigerine che un inizio delle ostilità come entusiasticamente affermano i media italiani.

Invito tutti i lettori che si interessano di tematiche sull’Africa a consultare direttamente i media africani poichè spesso i media occidentali ci presentano SOLO il punto di vista dei Bianchi che è strettamente collegato alla mentalità colonialista e razzista che ognuno di noi (volente o dolente) si porta dentro l’anima causa secoli di indottrinamento e propaganda. Tuttavia esistono rari esempio di informazione corretta sull’Africa come, a titolo di esempio, quelli pubblicati sul FarodiRoma (dal giornalista tunisino Jalel Lahbib) o su Il Fatto Quotidiano.

Ma ahimè l’informazione corretta sugli avvenimenti africani è MERCE RARA in Occidente.

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Fulvio Beltrami Freelance Journaliste Africa

The duty of a journalist is to write down the truths which the powerful keep secret. Everything else is propaganda. Italian Jounalist Economic Migrate in Africa